#Fotografia protagonista al MuVi di Viadana (#Mantova): in mostra gli scatti suggestivi di Andrea Danani, Paolo Fiaccadori, Giovanni Fortunati, Alberto Gazzoni, Luca Giubertoni e Francesca Maccari

Cosa: “Viadana e Dintorni – Suggestioni dal territorio viadanese”, Mostra fotografica.  A cura di Roberto Pedrazzoli, coordinatore delle attività culturali ed espositive del Museo d’Arte Contemporanea di Viadana.

Quando: dal 8 novembre 2014 al 14 dicembre 2014 – Inaugurazione sabato 8 novembre 2014 ore 17.

Orari: ogni Venerdì-Sabato-Domenica dalle 16 alle 19

Dove: Museo d’Arte Contemporanea MuVi, Via Manzoni n. 4 Viadana (Mantova)

Chi: le fotografie di Andrea DananiPaolo FiaccadoriGiovanni FortunatiAlberto GazzoniLuca GiubertoniFrancesca Maccari

Questo slideshow richiede JavaScript.

VIADANA E DINTORNI – Suggestioni dal territorio viadanese nelle fotografie di Andrea Danani, Paolo Fiaccadori, Giovanni Fortunati, Alberto Gazzoni, Luca Giubertoni e Francesca Maccari


SEI fotografi mantovani di provata intensità espressiva hanno percorso il territorio viadanese fissando l’obbiettivo su aspetti particolari della realtà, figure, ambienti, paesaggi, luoghi urbani e industriali, cose e  oggetti  che hanno stimolato la loro sensibilità e il loro spirito creativo. Il risultato non è  un’indagine fotografica per  documentare aspetti della realtà più o meno fedelmente. Le immagini che sono esposte negli spazi della Galleria d’Arte Contemporanea del MuVi  raccontano di  una realtà singolare, filtrata dall’occhio e dalla  sensibilità creatività degli  autori. Una  realtà fatta di impressioni, di atmosfere suggestive, di percezioni magiche, di pensieri sottintesi  che rimandano a significati  che appartengono alla sfera delle emozioni e delle interpretazioni individuali.  Non la fotografia come documento oggettivo, specchio della realtà com’era nei sogni dei pionieri dell’800  ma la fotografia come strumento e come linguaggio per creare emozioni,  per aprire la mente a nuove situazioni. Abbandonato, da tempo “l’obbligo” di riprodurre la realtà,  la fotografia si pone come  strumento di ricerca e  di autonomia espressiva.

© Roberto Pedrazzoli

#pennagallery 4: reportage in immagini dell’inaugurazione al Penna Caffè di #Mantova (foto © Andrea Danani)

Cosa: #pennagallery – Galleria fotografica permanente

Dove: Penna Caffè  – Via Principe Amedeo , 50 Mantova

Quando: dal 16 Maggio 2014 fino a fine Giugno 2014

Chi: fotografie di Federico Ferro “Fuoco” – Renzo Fioravanti “Gran Premi” – Fabio Guerceri “Obiettivo Rock” – Sergio Martini “Sport, passione e fatica” Locandina pennagallery 4



GALLERY – FOTO © ANDREA DANANI

(clicca sulla prima fotografia per aprire la gallery a tutto schermo)

link Facebook

“Vegetalia” di Alberto Mazzocchi e Attilio Gavioli (speciale critica di Gianni Cossu)

VEGETALIA – Mostra fotografica di Alberto Mazzocchi e Attilio Gavioli

Dove: Sala della Colonne - Biblioteca Gino Baratta, C.so Garibaldi N. 88 - Mantova (MN)
Quando: dall'8 al 20 giugno 2013

 

VEGETALIA

di Gianni Cossu – Presidente del Fotocineclub Mantova

In quanti modi ci si può avvicinare alla natura per riprodurne le fattezze?

Certamente molti, moltissimi. In VEGETALIA vengono esposti i risultati di due diverse vie, due diversi modi di lettura del grande e meraviglioso libro del vegetale.

Una via è quella di Attilio Gavioli che ricorre alla lunga esperienza maturata in anni di paziente lavoro per arrivare a fotografare senza macchina fotografica, l’altra è quella di Alberto Mazzocchi che si avvale della raffinata tecnologia digitale per esaltare forme e colori di frutti ed ortaggi.

La sperimentazione è il motore dell’evoluzione nella tecnica fotografica. I comandi di questo meccanismo sono sempre stati in pugno ai fotografi stessi, con il favore di una staticità tecnica che è durata più di un secolo. L’avvento della fotografia digitale ha spostato la possibilità di sperimentare dalle bacinelle di sviluppo ai laboratori di informatica. Da questi ultimi escono pacchetti di utilizzo della tecnica digitale sempre più ampi e stupefacenti.

Al fotografo spetta successivamente il compito di immergersi in questo panorama sterminato, frutto dell’altrui genio, e imparare e scegliere il programma più adatto alla propria creatività. Già, “creatività”: è come se con la fotografia analogica avessimo a disposizione dieci colori e con il digitale almeno diecimila! Ma siamo legati al computer… Attilio Gavioli per le sue produzioni non usa il computer e nemmeno la macchina fotografica. E’ come se il pittore decidesse di non usare più il pennello ma le mani impastate di colore. Come potrebbe un fotografo digitale, obbligato dall’informatica, fare foto senza fotocamera e computer? Ecco allora la rivincita della mente pensante in prima persona , del padrone di una tecnica vecchia ma personale e amica, che ha riesaminato i passaggi esecutivi della fotografia analogica e si è infilato in un pertugio produttivo inedito. Questa è la vera creatività in fotografia. Immagini di vegetali che ondeggiano come garze orientali, trasparenze di plausibile veridicità che impongono un rinnovato rispetto per l’impareggiabile modello naturale, profili delicati ed accoglienti toni cromatici sia tenui che forti, con la semplice perfezione che solo un ordine biologico (e non artificiale) può offrire. Il valore di queste foto sta nell’indubbia eleganza estetica , nell’idea innovativa e gagliardamente affinata e nel piacere, che tutti ipotizziamo con un sorriso, provato dall’Autore nell’istante in cui l’immagine conferma e gratifica l’appassionata attesa di questo bravo Artigiano, in una camera oscura temporaneamente illuminata nelle prove di esposizione sulla carta sensibile e non dal monitor di un pc.

Alberto Mazzocchi ama la natura e con le sue ampie possibilità espressive ce la porge potentemente esaltata nelle sue più nascoste meraviglie. Meraviglie di abitanti di paludi e boschi padani, come ci ha piacevolmente abituato in passato, ma anche di protagonisti vegetali più quotidiani e domestici, ma un po’ dimenticati,

Al ritorno da un safari dall’ortolano il buon Alberto ci offre frutta e verdura come se fosse un servizio su Naomi Campbell con un elegante risultato estetico.

Lo sfondo nero da dietro un cavolo o un peperone sfiora quelle rotondità con crescente luminosità , come una carezza che dalla schiena gira intorno ai fianchi e sull’addome apre progressivamente la mano con affetto e rispetto per quel semplice, mirabile dono vivente.

L’accuratissima messa a fuoco con estesa profondità di campo o l’elevata risoluzione dei dettagli, l’importanza volumetrica del soggetto (spesso occupante l’intero fotogramma) e, come già detto, l’esposizione carica e perfetta su sfondo contrastato, danno a questi semplici ortaggi la dignità di misconosciuti gioielli. Non è la proposta descrittiva di un alimento, bensì il convinto omaggio alla inesauribile sorprese dei più confidenziali frequentatori delle nostre insalatiere e fruttiere. Da sempre esclusivamente apprezzati per il piacere che danno al palato, questi frutti e verdure esibiscono con orgoglio giochi cromatici astratti, curve e spirali da “sezione aurea”, imprevedibilità di forme ad un esame attento dei loro angoli più nascosti.

La bravura di un fotografo si misura anche nel proposito di ridiscutere ciò che ci sembra ordinario o scontato, con l’ostinazione di gettare il velo dell’abitudine per fare splendere una bella anima nascosta in cui l’Autore ha creduto fin dall’inizio. Questa raccolta di immagini è un vero atto di amore e di fiducia nelle risorse di questi figli della natura così timidi, immobili e muti.

Un gesto di generosità. Un regalo per i nostri occhi. Un meritato motivo per un sincero applauso.

Gianni Cossu – Presidente Fotocineclub Mantova

Alessandro Villa presenta: “Riflessi”

Il Fotocineclub di Mantova vuole segnalarvi "Riflessi", una mostra di fotografie e dipinti di Alessandro Villa

Dove: Home Gallery 1 Stile, via Calvi 51, Mantova (MN)
Quando: dal 07/04/2013 al 27/04/2013
Orari: dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 19,30
Ingresso: libero

locandina VillaAlessandro Villa, fotografo e pittore, è nato a Milano nel 1979.

Dopo il Liceo Artistico si è subito dedicato alla fotografia che era la sua passione. Inizia come allievo di un noto fotoreporter, Angelo Tondini, da cui apprende preziosi insegnamenti sull’inquadratura ed impara a fotografare in differenti situazioni: paesaggio, ritratto e architettura di interni. Comincia così a pubblicare le sue prime immagini su riviste italiane e straniere.

In seguito frequenta per due anni la NABA (Nuova Accademia Belle Arti)  e diventa grafico in un’agenzia di pubblicità dove realizza diversi lavori e migliora la conoscenza delle tecniche digitali che diventeranno per lui uno strumento importante.

Oggi vive tra Milano e Venezia e si dedica alla fotografia creativa e alla pittura in cui esprime liberamente una ricerca personale ed un idea estetica e compositiva.

L’autoritratto è di scena con Cindy #Sherman (#Merano)

Il Fotocineclub di Mantova vuole segnalarvi un’importante esposizione fotografica della regista e fotografa Cindy Sherman. Tema centrale della mostra sono gli eccentrici autoritratti  che l’artista ha scattato negli anni ’70 andando, molto spesso, in contrasto con le idee dell’ambiente femminista del suo tempo, che l’accusavano di voler perpetuare l’immaginario maschile. I Travestimenti, le parodie contro gli stereotipi di quegli anni e le pose eccentriche dell’autrice sono ora considerate tra le esperienze iconografiche più ineteressanti del Novecento. Cindy Sherman scattava senza badare troppo alle critiche e puntava ad oltrepassare gli schemi mentali di quegli anni facendo dell’istinto e dell’immaginazione gli ingredienti principali del proprio lavoro artistico.

Andrea Danani – Fotocineclub Mantova

Sherman
DOVE: A Merano (BZ) dal 31 gennaio al 26 maggio 2013, presso Merano Arte, Edificio Cassa di Risparmio. Orari d’apertura: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00.

 

CURIOSITÀ: 
Negli anni ’70 Cindy Sherman venne influenzata da video, installazione, performance, arte concettuale, body art oltre che ovviamente dalla fotografia. In quegli anni ebbe modo di conoscere importanti nomi come Vito Acconci, Bruce Nauman e Chris Burden e alcune artiste come Lynda Benglis, Hannah Wilke e Suzy lake, vere e proprie role model da cui prese ispirazione.
Nel 1975 realizza alcune fotografie che la raffigurano col volto trasformato. “Untitled (Growing Up)” affrontano il tema dell’adolescenza e ne rappresentano i maggiori cambiamenti.
Negli anni trascorsi a Buffalo, la Sherman per la prima volta eleva il gioco della metamorfosi a progetto artistico e realizza numerose fotografie, fino ad oggi inedite, che riuniscono in sé molti elementi del teatro e del cinema. Queste, insieme ad altre più note sono raccolte nel catalogo bilingue edito dalla mostra. (www.italianguidebook.com)
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: