Lo scorso 17 dicembre abbiamo pubblicato una riflessione del Presidente del Fotoconeclub di Mantova, Gianni Cossu, dal titolo “Dove nasce la creatività”? (guarda il post QUI). Un’approfondita analisi per “dimostrare che la produzione artistica in nessuna fase della propria esistenza può prescindere dall’ “Altro”[…]”. Di seguito pubblichiamo la risposta, pervenutaci via email all’indirizzo info.fotocineclubmantova@gmail.com, che l’amico Bebus (alias Diego Cossu) ha voluto scrivere direttamente al Presidente, evidenziando una differente visione personale del tema trattato.
Caro collega ed amico, dopo aver attentamente analizzato le tue lisergiche elucubrazioni t’impano benevolmente, conoscendo la Tua golosità, queste mie prime osservazioni al riguardo, riservandomi più approfondite delucidazioni in uno spero prossimo confronto diretto sull’argomento.
1. Tu parli sostanzialmente di un tipo di creatività “reattiva” (all’ambiente circostante, alle culture accessibili, ai linguaggi contaminanti) ma penso che ve ne sia anche una “spontanea”, caratterizzata da impulsività, prorompimento, impulsività, irrazionalità, che può prescindere dal contatto con tutto e tutti. Un delirio, un sogno prescindono dal contesto. Creare uno scritto sulla creatività prescinde dal contesto.
2. Come conseguenza di ciò, se il momento ideativo è un “atto assolutamente privato”, quindi concettualmente decontestualizzato, e su questo concordo, allora il nocciolo, ovvero l’origine, di ciò si sposta sulla convenzione, intellettuale e non sociale, che l’ideatore ha assunto come principio ispiratore e regolatore della sua azione creativa: anticonformismo, autoreferenzialità, curiosità patologica, autostima eccedente oltre, naturalmente, ad una testa bella piena, anche se di ingredienti miscelati in modo davvero originale. La scelta del “cucchiaio” con cui estrarre un po’ di quella miscela è “l’idea” ed è lo strumento, a mio avviso personalissimo perché intimo, che consente all’idea stessa di venire al mondo, indipendentemente dalla durata e dal tipo di vita che poi avrà.
Con affetto Bebus.