Vi proponiamo una breve intervista allo scultore mantovano Andrea Jori (www.andreajori.it), amico del Fotocineclub e stimato artista.
Intervista di: Sergio Martini Foto di: Paolo Fiaccadori e Andrea Danani
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Che tipo di studi hai fatto e dove nasce la tua passione per la pittura e la scultura?
Ho fatto il Liceo scientifico e il D.A.M.S. a Bologna. La mia è una famiglia di artisti, alcuni erano attivi a Parigi all’inizio del secolo scorso, poi sono morti in guerra. Mia madre dipingeva e mi ha incoraggiato a iniziare il mio percorso creativo.
Che tipo di percorso artistico hai compiuto e attraverso quali fasi sei passato?
Sono in pratica un autodidatta, ho lavorato e frequentato studi d’artisti sia mantovani che nazionali. Fondamentale è stata l’esperienza nelle fonderie venete dove ho lavorato a fianco di molti noti scultori.
Potresti nominarci alcune delle opere principali realizzate e le forme di collaborazione principali che hai avuto negli anni?
Ho realizzato la Via Crucis del Duomo di Mantova, dell’ospedale di Parma , una cappella alla Certosa di Pavia, l’arredo liturgico della chiesa di S.Pio X a Mantova ecc.ecc.
Come ti collochi nel panorama artistico attuale e quali sono le linee guida dell’arte in questo momento?
Sono un ricercatore e le mie linee guida sono molte, forse le mie opere più complete sono le recenti installazioni multimediali Hydrogen e Joyce siamo noi.
C’è un tema più ricorrente di altri nelle tue opere?
Il tema più ricorrente è relativo all’arte sacra.
C’è qualcosa che ti proponi di realizzare… un sogno nel cassetto? A che opere stai lavorando?
Vorrei realizzare un portale in bronzo per il duomo di Mantova, ho un progetto nel cassetto.
Qual’è il tuo rapporto con la fotografia?
Utilizzo spessissimo la fotografia per documentare l’avanzamento dei miei lavori e per creare un archivio delle mie migliori produzioni.